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Come gestire l’inquadratura delle storie parlate o nei video social

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Il mondo dei contenuti web sta diventando sempre più video. Clip brevi, video informativi, transizioni e sequenze accattivanti: insomma se prima era importante la “semplice” parte fotografica, ora sta diventando imprescindibile anche imparare a veicolare informazioni correttamente attraverso i video.

Tra i tanti formati che affollano i nostri dispositivi e le nostre bacheche social, le storie di Instagram sono sicuramente quei contenuti più estemporanei da creare e che potenzialmente ti porteranno a creare un contatto più diretto con il tuo pubblico.

La loro facilità di creazione e la durata limitata però non dovrebbero diventare pretesti per creare clip poco curati. Infatti con qualche semplice accorgimento puoi passare dal produrre storie poco piacevoli a contenuti di maggior qualità che ti faranno ingaggiare molto di più con i tuoi follower, indipendentemente da attrezzatura o software.

In questo articolo cerco di darti una panoramica completa di tutti quegli aspetti che dovresti valutare e che grazie a pochi accorgimenti puoi migliorare per ottenere storie che si fanno guardare volentieri!
Tutti questi consigli possono anche essere utili se anziché le storie di Instagram stai iniziando a produrre video su Youtube, o clip per la tua comunicazione, o magari un corso online ecc…per tutte le volte in cui devi girare dei video in cui parli o spieghi qualcosa!

In questo articolo:

  1. la scaletta
  2. la postazione
  3. l’inquadratura
  4. gli strumenti
  5. la luce
  6. l’audio
  7. Prima di pubblicare

La scaletta

Le storie sono clip di 15 secondi ciascuno, Instagram ti permette di crearne massimo 4 di seguito tutte insieme per un totale di 1 minuto. È evidente che in così poco tempo è necessario poter parlare di un argomento in modo chiaro e comprensibile senza dimenticare nulla, per evitare di finire a intasare di clip il tuo feed giornaliero di storie (che rischierebbero di annoiare i tuoi follower).

Per riuscire a essere interessanti e concisi, parti dallo script, ovvero dalla scaletta di ciò che devi dire! Non è necessario che tu scriva parola per parola ciò che andrai a dire, ti basterà fissare i concetti principali, con degli appunti, e cercare di esporre con ordine, e senza parlare troppo velocemente, quello che hai da dire. Se il minuto non ti basta, chiediti se forse ci sono delle parti superflue che puoi eliminare e riduci allo stretto indispensabile ciò che stai per dire: fornire tantissime informazioni o fare discorsi lunghissimi con pause e digressioni non è mai stata una buona strategia dei bravi comunicatori, meglio essere specifici e sintetici.

Inoltre farti la scaletta ti tornerà molto comodo, come vedremo più avanti nell’articolo, per creare titoli, sottotitoli o preparare eventuale materiale da inserire in sovraimpressione (sticker, foto/screenshot, ecc..).

La postazione

Dopo aver scritto la scaletta per le tue storie, si passa alla registrazione. Per prima cosa trova una postazione adatta.
L’ideale è avere una postazione che ti permette di risaltare: occhio quindi a ciò che si vede sullo sfondo o dietro di te, perché quegli elementi potrebbero disturbare l’attenzione (o attirarla troppo).
Preferisci sfondi neutri, o compatti: una libreria o un muro andranno benissimo, in alternativa fai attenzione almeno che non ci sia disordine o che i colori che indossi non si confondono con lo sfondo.

L’inquadratura

Quando pubblichi le storie su Instagram, devi considerare che molto probabilmente chi le visualizzerà non ha l’audio attivo, quindi potrebbe fruire i tuoi contenuti in modalità “muto”.
Per questo è sempre bene inserire dei sottotitoli: non è necessario riscrivere parola per parola ciò che hai detto, ma se hai fatto un buon script prima, puoi recuperare le frasi principali e salienti del tuo discorso e inserirle nel video.
Tieni quindi in considerazione che all’interno dell’inquadratura dovrai inserire del testo, pertanto mantieniti ad una distanza tale dalla fotocamera che ti permette di avere degli spazi vuoti attorno a te per inserire questi testi

Gli strumenti

Se possiedi un treppiede sfruttalo per stabilizzare il telefono mentre giri le tue storie, altrimenti va benissimo qualsiasi tipo di supporto che ti permette di appoggiare il telefono per farlo stare fermo mentre parli e ti muovi. Tenere in mano il telefono inevitabilmente farà muovere o darà scossoni alle riprese, rischiando di far sentire storno chi ti guarda!
Se ciò che devi dire nelle tue storie sono delle comunicazioni importanti o informazioni utili, garantire la miglior “lettura visiva” al tuo pubblico è la tua priorità.

La luce

Sempre a proposito di lettura visiva, ti parlo ora della parte che secondo me è la più importante e al tempo stesso sottovalutata da molti: l’illuminazione del tuo set.

Se possiedi delle luci tipo ring light vanno benissimo, ma se non ne hai e non hai intenzione di spenderci dei soldi, sicuramente puoi gestire la luce con semplici accorgimenti casalinghi.

Innanzitutto evita di metterti controluce: il tuo viso risulterà in ombra, mentre lo sfondo molto bruciato (ricorda che stai registrando con la fotocamera di un cellulare, e che anche i più moderni dispositivi non fanno i miracoli in queste circostanze).
Il tuo volto deve essere ben illuminato, perché proprio come con lo sfondo o con la stabilità delle riprese, è ciò che le persone noteranno di più…anche di più di quello che dici.

Un viso mal illuminato rischia di rovinare la tua storia, di renderla difficile da fruire e di conseguenza rischia di farti calare le visualizzazioni.

A tal proposito ho creato una guida completa su come gestire l’illuminazione nei video parlati (storie, video Youtube, ecc) partendo da zero. Senza spese, solo sfruttando l’ambiente o luci che hai già in casa e la loro posizione rispetto alle riprese.

Nel freebie troverai spiegati i 3 principali schemi di luce più adatti alle riprese per i tuoi video educativi e come metterli in pratica in pochi minuti. Per scaricare subito il freebie clicca qui!

L’audio

Infine arriva l’audio. La tua voce deve sentirsi forte e chiara. Cerca di evitare rumori in sottofondo (per quanto possibile) o se ti trovi in corrente d’aria, spostati per non sentire il fruscio del vento sul microfono del telefono.

Per migliorare l’audio delle tue storie puoi utilizzare il microfono delle cuffie del telefono (a meno che tu non abbia strumenti più professionali): il microfono delle cuffie è studiato apposta per isolare la voce e abbassare il rumore di sottofondo ed essendo più vicino al tuo viso rispetto al telefono che ti sta riprendendo, catturerà meglio il suono della tua voce, senza eco nella stanza.

Prima di pubblicare

Puoi finalizzare i tuoi contenuti inserendo i sottotitoli o i testi che ti servono. Cerca di renderli leggibili utilizzando dei colori o uno sfondo colorato sotto (con l’evidenziazione di default dei font presenti nell’app, o con lo strumento pennello puoi creare dei fondini che fanno risaltare il testo). Ricorda che la leggibilità del testo è importante tanto quanto quello che dici, per cui utilizza colori in contrasto con lo sfondo, che faccia leggere bene le parole.

Se durante le tue storie vuoi inserire stickers, screenshoot come riferimento a qualcosa di cui stai parlando, questo è il momento di farlo, sempre prestando attenzione alla posizione nello schermo per fa si che il tuo volto rimanga visibile, che i testi o le immagini siano coordinati con ciò che stai dicendo, che gli elementi siano tutti ben visibili e che sia facile per i tuoi follower leggere e interagire con i contenuti che stai pubblicando.

Evita però di “intasare” il frame: come dicevamo all’inizio, troppe informazioni rendono il tutto confusionario. Se ti trovi in difficoltà a far stare tutto in un frame, puoi sempre scegliere di spezzare le tue storie parlate in più momenti e intervallare i frame parlati con frame grafici o scritti con tutte le info che non dici a voce, o con gli stickers che ti servono (sondaggi, quiz, countdown…).

E se ti manca il coraggio di metterci la faccia?

Le storie parlate sono croce e delizia dell’Instagram, e moltissime persone le evitano come la peste perché temono il giudizio del pubblico.
In realtà è tutta una questione mentale, un blocco che abbiamo nei confronti di noi stessi: ma non temere, passerà!
Inizia con i consigli che ti ho dato in questo articolo, e man mano migliorerai sempre di più ed inizierai a sentirti a tuo agio di fronte alla camera.
Se gestisci un profilo professionale, mostrarti e “metterci la faccia” è davvero importante per legare con il tuo pubblico e scaldare la community, pertanto anziché chiederti “cosa penseranno”, inizia a chiederti “che occasioni sto perdendo?”

Se ti interessano questi ed altri consigli sulla comunicazione visiva, la fotografia e Instagram ti invito ad iscriverti alla mia newsletter Cartoline, dove ogni mese ti invio contenuti esclusivi, esercizi per migliorare e approfondimenti, che non troverai negli altri canali!

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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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